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Monza capitale
Xenia Marinoni


ministeri a monza ministeri a monza
foto di la Repubblica, altre foto

Il 23 luglio 2011 passerà alla Storia come la giornata dei ministeri a Monza. inizialmente avrebbero dovuto essere tre quelli trasferiti al Nord, tanto acclamati dal Senatur quanto osannati dal sindaco Mariani. Tre i ministri: Calderoli, Bossi e Tremonti, una compagine allegra e “fortunata”, spedita a godersi il verde del capoluogo della Brianza.
Una manovra ridicola, di facciata, che fa a pugni con il buon senso. Una scelta più consona agli ideali cromatici di una forza politica come quella padana, che ai reali bisogni dei cittadini. Poveri cittadini, ostaggi di una classe politica di centro-destra, locale e nazionale, che sembra aver perso definitivamente la bussola dell'equilibrio, oltre a quella della razionalità! Una classe politica che in campagna elettorale trova facile azzardare promesse che col tempo risultano infondate ed inattuabili!

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La "Cavallerizza" ed i super funzionali uffici

Ma come spesso accade durante i tempi di saldi, si possono fare alcuni “affari” vantaggiosi ed usufruire di sconti dell'ultimo momento. Così a Monza, forti del paghi 3 e prendi 4, anche il ministro Brambilla, il più ambientalista del gruppo berlusconiano (così verde da fare invidia ai lumbard) ha chiesto anche lei ”asilo ministeriale” nella Villa Reale… in fondo chi paga sono i cittadini! Anzi, i primi ad avere pagato questo scherzo assurdo di mezza estate sono stati proprio gli alunni, gli insegnanti e tutto il personale dell'ISA (l'Istituto d'arte di Monza) che da un giorno all'altro si sono visti sfrattare ed usurpare le loro aule, i loro spazi per lasciarli in uso ai fantomatici ministeri! Altro che lo strombazzato “costo zero”! E ha avuto un costo anche il dispiegamento impressionante di forze dell'ordine, mobilitate per consentire l'arrivo dei “tre magi profani” annunciati “al popolo” dalla stella cometa di un sindaco in crisi di identità da mesi e privo di delicatezza da tempi immemorabili.

Mariagrazia
Mariagrazia Fragiacomo, compagna di una vita dell'indimenticabile Bruno Di Tommaso
"Se se vol se pol, e se se pol se devi" il suo motto (in triestino) - foto di la Repubblica

Un clima surreale, quello che si respirava davanti alla Villa Reale alle 10.30 di un sabato mattina come tanti. Una pagliacciata bella e buona quella offerta ai cittadini monzesi e a tutti gli italiani! La rappresentazione oggettiva di un sacco di soldi buttati al vento, in un momento di crisi, in cui le casse dei comuni piangono, in cui non ci sono fondi nemmeno per la manutenzione stradale cittadina. Ma dall'altra parte del vialone, quello di fronte alla Villa, nelle isolette spartitraffico, diversi “pericolosi contestatori”, armati di minacciosi cartelli e di insidiose bandiere tricolori (bastava averne una tra le mani per essere allontanati) venivano tenuti a bada da un nutrito complesso di forze dell'ordine, mai sufficienti quando le si chiama per ragioni sacrosante e comunque sempre pagate con i nostri sudati quattrini. Gli altri, i “sovversivi”, in sfregio al ”meraviglioso spettacolo” figlio della dissennatezza del cattivo gusto offerto da un governo alla deriva, si erano dati appuntamento per manifestare pacificamente e pronunciare, in modo educato, il proprio dissenso… scuotendo il capo...

Xenia Marinoni



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  24 luglio 2011